Attendevo di sentirli live da tanto e le aspettative erano molte. Le belle parole spese su di loro da amici e colleghi erano già state in qualche modo confermate dal play spinto per ascltarne l’album. “Black raimbow” degli Aucan è stato fin dall’inizio capace di entrare ed insinuarsi tra le giuste corde ma, prima di averne conferma, una band a mio avviso deve sempre essere sentita dal vivo.
Ed eccomi qua vicino al bancone del TPO mentre bevo un altro Capo Amaro a chiacchierare del più e del meno con l’orecchio alzato in direzione palco solleticato da una base registrata e luci basse, mi dirigo verso i 4 fari lievi in fondo al salone, la base cresce ed è come se non solo gli occhi e le orecchie ma il corpo intero sia in attesa impaziente che la cassa esploda per dare il via al tutto. Quasi 8 minuti ed ecco il trio bresciano salire sul palco: fumo e capucci a coprirli. Il dopo è dubstep a livelli da rave, un crescendo quasi senza sosta, un guardarsi in giro per scrutare le espressioni, i movimenti e le vibrazioni di chi ti sta vicino. Viaggiatori e compagni inconsapevoli su un’astronave o bus senza ruote pilotato dagli Aucan, sospensione dello spazio-tempo tra suoni e luci, quello che il trio sembra creare in un’ora di concerto. Un susseguirsi di apri e chiudi gli occhi, reali o creati dall’alternarsi delle luci accese-spente, veloci-lente studiate sulle musica che parte dalle casse e arriva allavelocità del suono dritto al centro cardiaco…
L’atterraggio è una sorta di estasi e di orgoglio (una volta ogni tanto) di essere italiana, gli Aucan ci credono e ci credono tanto, non è arroganza o forse sì e in questo caso ben venga, trapela dai dettagli, dall’attenzione della costruzione di un live di suoni, di luci, di movimenti e movenze, di stile…
…ed ho già voglia di ripartire per un altro Aucan live!
Lemp
Commenti
Le ritmiche dubstep, chitarre noise ed i synth aggressivi, ti travolgono immediatamente e non puoi fare altro che chiudere gli occhi e lasciarti trascinare dai fantastici brani che si susseguono l’un l’altro, Il mio parere?.. uno dei gruppi italiani migliori ed originali del momento, unici!
Poppy